Janera - Occhi di Sale
-
30/07/2015 | valentina_colombo
- 4805
Si chiama Occhi di Sale (nato in collaborazione con lo studio di registrazione Sonoria di Andrea Benassai) l'album di esordio della band pratese Janera. Il sound, che affonda le proprie radici nella natura pop-rock, è caratterizzato da influenze che spaziano dal reggae al funky dimostrando la capacità dei membri del gruppo di esplorare le sfumature musicali più eterogenee senza mai tradire la concezione del progetto creativo che hanno intrapreso. Un progetto ambizioso, curato nei minimi dettagli e promosso non solo attraverso il web - la loro pagina Facebook e il canale YouTube - ma anche con numerose date live in Toscana e fuori regione.
Il 30 luglio è uscito il primo videoclip ufficiale del singolo Foglie di Novembre e per l'occasione li abbiamo intervistati per voi.
Il progetto dei Janera affonda le sue radici in un rapporto che è prima di tutto di amicizia. Com'è nato questo gruppo e come siete arrivati alla formazione odierna?
Le origini del progetto Janera, si riconducono ad un legame di amicizia tra due giovani con una forte complicità creativa.
Il leader del gruppo, Andrea Manganaro, giovane cantautore che cerca di far respirare la sua voglia di emozioni attraverso la composizione di canzoni, trova nel suo amico di vita e chitarrista del gruppo, Federico Mancosu, la necessità di coltivare sempre più questa passione che li unisce. I due cominciano il loro percorso artistico arrangiando brani inediti e iniziando così a sentire il bisogno di condividerlo all'interno di una band. Entrano successivamente a far parte del gruppo: Edoardo Nardi, Alessio Norelli ed Elia Ciuffini, rispettivamente nei ruoli di chitarrista, bassista e batterista.
Qual è il tema principale del vostro primo album, “Occhi di Sale”? C'è un messaggio che volete trasmettere con la vostra musica?
Stabilitosi l'equilibrio di gruppo, ha preso vita l'ambizione di concentrare ogni sforzo per sviluppare la stesura del primo album. Le distinte personalità dei componenti hanno portato a esplorare più sfumature musicali che caratterizzano il nostro sound, sempre attraverso la chiave rock. Gli Occhi di Sale non sono più in grado di far fiorire lacrime, sono aridi, stanchi di piangere ed esprimono un forte senso di rinascita attraverso la voglia di amare la vita, cogliendone ogni semplice gesto e sapore, come solo la bellezza della natura può offrire. Le canzoni all'interno dell'album racchiudono, inoltre, un forte desiderio di libertà, radicato nella volontà di essere se stessi; la voglia di viaggiare attraverso la mente e l'essenza più profonda del nostro spirito. Raccontano e descrivono emozioni, le stesse che soltanto l'anima che riesce a sentirsi veramente libera è in grado di respirare.
Come siete arrivati a scegliere le tracce definitive del vostro album?
La scelta dei brani è avvenuta in modo naturale, in quanto oltre ad avere un legame a livello di tematiche, le canzoni esprimono alcune sonorità che volevamo far emergere nel disco. Abbiamo appunto spaziato in diversi caratteri musicali, quali: reggae, funky e hard rock, mantenendo il carattere pop/rock che ha definito il nostro stile.
Immagino che progettare e realizzare la nascita del proprio album sia un'emozione molto forte e allo stesso tempo richieda energie e un progetto ben definito. Com'è stato collaborare con un produttore del calibro di Andrea Benassai?
Collaborare con un produttore del calibro di Andrea ci ha permesso di crescere come gruppo e come singoli musicisti, facendoci vivere un'esperienza del tutto significativa in un ambiente professionale che ha visto passare negli anni alcuni tra i più grandi artisti italiani.
Quali sono i vostri progetti futuri? State pensando di portare il vostro album in giro per l'Italia?
Il 30 luglio è uscito il primo videoclip ufficiale del singolo Foglie di Novembre (Traccia 4) e adesso l'obiettivo è continuare a suonare l'album dal vivo in giro per la Toscana, per far conoscere la nostra musica. Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto fino ad oggi e ad ogni nostro concerto ci rendiamo conto che le canzoni acquistano un'energia diversa ad ogni esecuzione, e condividerle con il pubblico ci rende consapevoli di poter trasmettere la voglia di continuare a fare la nostra musica.
A cura di Valentina Colombo
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/pages/Janera/160816697403229
YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCT-yMMSVKsQx9KiR3MKpDqQ
Il 30 luglio è uscito il primo videoclip ufficiale del singolo Foglie di Novembre e per l'occasione li abbiamo intervistati per voi.
Il progetto dei Janera affonda le sue radici in un rapporto che è prima di tutto di amicizia. Com'è nato questo gruppo e come siete arrivati alla formazione odierna?
Le origini del progetto Janera, si riconducono ad un legame di amicizia tra due giovani con una forte complicità creativa.
Il leader del gruppo, Andrea Manganaro, giovane cantautore che cerca di far respirare la sua voglia di emozioni attraverso la composizione di canzoni, trova nel suo amico di vita e chitarrista del gruppo, Federico Mancosu, la necessità di coltivare sempre più questa passione che li unisce. I due cominciano il loro percorso artistico arrangiando brani inediti e iniziando così a sentire il bisogno di condividerlo all'interno di una band. Entrano successivamente a far parte del gruppo: Edoardo Nardi, Alessio Norelli ed Elia Ciuffini, rispettivamente nei ruoli di chitarrista, bassista e batterista.
Qual è il tema principale del vostro primo album, “Occhi di Sale”? C'è un messaggio che volete trasmettere con la vostra musica?
Stabilitosi l'equilibrio di gruppo, ha preso vita l'ambizione di concentrare ogni sforzo per sviluppare la stesura del primo album. Le distinte personalità dei componenti hanno portato a esplorare più sfumature musicali che caratterizzano il nostro sound, sempre attraverso la chiave rock. Gli Occhi di Sale non sono più in grado di far fiorire lacrime, sono aridi, stanchi di piangere ed esprimono un forte senso di rinascita attraverso la voglia di amare la vita, cogliendone ogni semplice gesto e sapore, come solo la bellezza della natura può offrire. Le canzoni all'interno dell'album racchiudono, inoltre, un forte desiderio di libertà, radicato nella volontà di essere se stessi; la voglia di viaggiare attraverso la mente e l'essenza più profonda del nostro spirito. Raccontano e descrivono emozioni, le stesse che soltanto l'anima che riesce a sentirsi veramente libera è in grado di respirare.
Come siete arrivati a scegliere le tracce definitive del vostro album?
La scelta dei brani è avvenuta in modo naturale, in quanto oltre ad avere un legame a livello di tematiche, le canzoni esprimono alcune sonorità che volevamo far emergere nel disco. Abbiamo appunto spaziato in diversi caratteri musicali, quali: reggae, funky e hard rock, mantenendo il carattere pop/rock che ha definito il nostro stile.
Immagino che progettare e realizzare la nascita del proprio album sia un'emozione molto forte e allo stesso tempo richieda energie e un progetto ben definito. Com'è stato collaborare con un produttore del calibro di Andrea Benassai?
Collaborare con un produttore del calibro di Andrea ci ha permesso di crescere come gruppo e come singoli musicisti, facendoci vivere un'esperienza del tutto significativa in un ambiente professionale che ha visto passare negli anni alcuni tra i più grandi artisti italiani.
Quali sono i vostri progetti futuri? State pensando di portare il vostro album in giro per l'Italia?
Il 30 luglio è uscito il primo videoclip ufficiale del singolo Foglie di Novembre (Traccia 4) e adesso l'obiettivo è continuare a suonare l'album dal vivo in giro per la Toscana, per far conoscere la nostra musica. Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto fino ad oggi e ad ogni nostro concerto ci rendiamo conto che le canzoni acquistano un'energia diversa ad ogni esecuzione, e condividerle con il pubblico ci rende consapevoli di poter trasmettere la voglia di continuare a fare la nostra musica.
A cura di Valentina Colombo
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/pages/Janera/160816697403229
YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCT-yMMSVKsQx9KiR3MKpDqQ
Articoli correlati
“Armistizio” di Elena Mazzocchi, storie di adolescenti (e non solo) nella Roma contemporanea
17/04/2024 | Bookpress
L'autrice ci parla del suo romanzo di formazione in cui racconta una storia intensa che esplora i tormenti dell'adolescenza e il complesso passaggio verso l'età adulta...
Intervista a Ivan Nossa, autore del manuale “La Legge di Attrazione per Principianti”.
10/04/2024 | Bookpress
Ivan nossa è uno scrittore e divulgatore; la sua passione per la crescita personale e la ricerca interiore lo portano a quarantasette anni a cambiare completamente perco...
Intervista a Simon Schiele, autore del romanzo “Jäck atto III: La Stirpe Antica”.
21/03/2024 | Bookpress
Simon schiele è nato a torino nel 1996; nonostante la sua giovane età, ha già all'attivo cinque romanzi. L'autore ha mantenuto la promessa fatta al sé stesso bambino:...